“Un incurabile malato”

io valentino

Tante volte ho provato a spiegarmi: quando e da dove è nata la mia passione per la recitazione, non sono mai riuscito a darmi risposta. Penso sia nata con me…credo sia una malattia.
Di questo me ne sono convinto quando per caso, ho letto un aforisma del grande Vittorio Gassman, che testualmente riporto: “Recitare non è molto diverso da una malattia mentale: un attore non fa altro che ripartire la propria persona con tante altre. E’ una specie di schizofrenia”.

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Alla luce di questo e considerando che vari sono stati i personaggi da me interpretati nel corso degli anni, ritengo sia stato una sorta di viaggio per capire il completo significato della vita, guardandola da angolazioni diverse. Actor (dal Latino) è colui che agisce. Essere un attore è la cosa più solitaria del mondo. Concentrazione ed immaginazione è tutto ciò che hai per esprimere e impersonare a meglio qualcun altro.

L’attore fondamentalmente è un bugiardo, recita la vita e i momenti del personaggio; è un narcisista, ma è anche molto intelligente. Difatti Lena Olin scrive: “Per essere un buon attore devi essere molto intelligente. Ma per essere un grande attore devi avere dentro di te una vena di io sono un idiota, un pazzo completo”.12800394_836640963128747_6840099605897742719_n

Se è vero che la voglia di recitare è una malattia, vi confesso di essere un incurabile malato.

Angelo Risi

Lo scatto a colori è del fotografo Ciriaco De Lio

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