Una “nuova primavera” nel Cilento

Da qualche tempo, in questo territorio, si respira un’aria nuova…primaverile.
Ovunque, associazioni ed enti sono impegnati nell’organizzazione di eventi culturali atti a promuovere uno “stile di vita”, ci si riporta, pertanto, alle origini; rispolverando storia,tradizioni, usi e finanche leggende.Ne consegue che per la “messa in scena” del nostro “patrimonio culturale”è necessaria la partecipazione di risorse umane e qualificate.In tal senso è degna di nota la partecipazione di “Teatro 90” che nelle Marche in Occasione del 24° Festival di Tipicità 2016, ha presentato uno spettacolo: “rievocazione storica dei moti del 1828” di Alessandro Caiazza e Serena Stella, con la direzione artistica di Gaetano Stella.cilento took moti

La partecipazione a “Tipicità : made in Marche Festival” sostenuta e voluta da Took Cilento Marche, ha visto la partecipazione di sei Comuni Cilentani (Tortorella, Casaletto Spartano,Rofrano, Piaggine, Camerota, Morigerati) – la manifestazione si è tenuta a Fermo il 5,6 e 7 marzo – Il Cilento ha rappresentato le sue eccellenze e le sue tipicità . Ma non è di questo che voglio parlare bensì della partecipazione di “Teatro 90” che ha rappresentato un Cilento di Storia e di Cultura, dando prova di quanto sia importante l’ausilio delle “arti sceniche” in un progetto per la valorizazione delle risorse endogene, la promozione del territorio a sostenibilità delle attività turistiche. Mi piace definirla una presa di coscienza avvenuta nella parte “politica”, che per lungo tempo (quasi un dormiente inverno) ha sottovalutato le “potenzialità espressive”. Oggi, risvegliandosi ne sta scoprendo l’importanza. Difatti dopo tale partecipazione, l’esperienza di Teatro 90 continua con una serie di manifestazioni che toccheranno i sei comuni coivolti nel progetto.

cilento took programma

Era tempo….visto che per una scelta di comunicazione e di cultura, i media da decenni, con i vari “format” televisivi hanno “educato” la nazione.
Folklore e teatralità hanno accompagnato tavole imbandite di prodotti tipici – risultati di una eccellente enogastronomia italiana– un connubio di cultura.

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Alla luce di questo, alla nostra terra cilentana, auspico una “nuova primavera” all’insegna delle arti…così come auspico l’apertura di indirizzi formativi in tal senso.

(Angelo Risi)

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