L’otto settembre le chiese d’Oriente e d’Occidente celebrano la nascita di Maria, la madre del Signore.

L’otto settembre le chiese d’Oriente e d’Occidente celebrano la nascita di Maria, la madre del Signore. La fonte prima che racconta l’evento è il cosiddetto Protovangelo di Giacomo secondo il quale Maria nacque a Gerusalemme nella casa di Gioacchino ed Anna. Qui nel IV secolo venne edificata la basilica di sant’Anna e nel giorno della sua dedicazione veniva celebrata la natività della Madre di Dio. La festa si estese poi a Costantinopoli e fu introdotta in occidente da Sergio I, un papa di origine siriana. «Quelli che Dio da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati»: Dante sembra quasi parafrasare il versetto di san Paolo quando definisce Maria «termine fisso d’eterno consiglio». Nella tradizione cattolica la festa è celebrata in tante località. Nella tradizione agricola il ricordo della nascita di Maria coincide con il termine dell’estate e dei raccolti. 

 

In particolare, la devozione verso la Natività di Maria si sviluppò nella Sardegna bizantina (ma sempre fedele alla Chiesa romana), dove in tale ricorrenza si festeggia in quasi tutte le chiese dedicate alla Madre di Dio (moltissime di remota origine bizantina), e nella diocesi ambrosiana, dove risulta attestata fin dal X secolo. Espressione di questa devozione è lo stesso Duomo di Milano, consacrato da san Carlo Borromeo il 20 ottobre 1572 e dedicato a Maria Nascente (Mariae Nascenti, come appare scritto sulla facciata).

Interno del Duomo di Milano nell’opera di Luigi Bisi…

Alla fine degli anni settanta il vescovo di Vicenza Arnaldo Onisto, accogliendo i comuni voti, approvò l’elezione della Beata Vergine Maria, “Madonna di Monte Berico”  a patrona principale della città e della Diocesi di Vicenza e ogni anno tale solennità viene celebrata l’8 settembre, giorno del ricordo della nascita della madre di Gesù. Vista del Monte Berico dalla terrazza superiore della Basilica Palladiana…

Tanti gli artisti che hanno impresso su tele la nascita di Maria. Evidenzio questa di Pietro lorenzetti, natività della vergine del duomo di siena, 1342, tempera su tavola 187×182, museo dell’opera del duomo di siena.

 

Ecco come viene rappresentata Maria Bambina con la madre Anna nel simulacro di Caserta.

Onorando la natività della Madre di Dio si va al vero significato e il fine di questo evento che è l’incarnazione del Verbo. Infatti Maria nasce, viene allattata e cresciuta per essere la Madre del Re dei secoli, di Dio”. E’ questo del resto il motivo per cui di Maria soltanto (oltre che di S. Giovanni Battista e naturalmente di Cristo) non si festeggia unicamente la ” nascita al cielo “, come avviene per gli altri santi, ma anche la venuta in questo mondo. In realtà, il meraviglioso di questa nascita non è in ciò che narrano con dovizia di particolari e con ingenuità gli apocrifi, ma piuttosto nel significativo passo innanzi che Dio fa nell’attuazione del suo eterno disegno d’amore.

E’ per questo che domani, otto settembre, le chiese d’Oriente e d’Occidente celebrano la nascita di Maria, la madre del Signore. Maria, ovunque venerata con tanti titoli, è la madre dell’universo… Nata dalla discendenza di Abramo, della tribù di Giuda, della stirpe del re Davide, dalla quale è nato il Figlio di Dio fatto uomo per opera dello Spirito Santo per liberare gli uomini dall’antica schiavitù del peccato; nei secoli è apparsa ovunque, per questo il mondo intero è stato consacrato al suo cuore immacolato.

 

Con la stima di sempre! 

Angelo RISI

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